Psicologa Psicoterapeuta dott.ssa Assunta Giuliano
  • Home
  • Blog
  • Contatti

Il blog della

dott.ssa Assunta Giuliano


Donne come l 'acqua di mare, chi si bagna vuole anche il sole…

8/3/2021

0 Comments

 
Foto

Covid 19, anno 2021. Festa della donna ad un anno esatto dall’inizio della pandemia. Ci sono differenze nel modo in cui uomini e donne vivono questo tempo? La pandemia ha ulteriormente indebolito la condizione lavorativa delle donne? In generale possiamo dire che su molte donne pesa la condizione lavorativa dello smart working. Quante di voi sono a casa attaccate al computer dall’inizio della giornata e alternano un compito lavorativo ai compiti e/o alla DAD dei figli? Quante alternano una telefonata di lavoro al seguire la cottura del pranzo o della cena? Svolgendo una professione sanitaria ho avuto la fortuna di lavorare in studio ma lavoro qualche volta anche in modalità on line. Tra un’ora alle 19:00 farò l’ultima seduta della giornata proprio in questa modalità. La cena per questa sera è già pronta, ma meno di un mese fa mi si è bruciato il sugo. Mulitasking ma fino a un certo punto! Difficile essere totalmente assorbiti dalla mente di un altro, in una stanza con la porta rigorosamente chiusa e ricordarsi di stare cucinando. Eppure ci sono molte donne e mamme che ci riescono ogni giorno. Alcuni datori di lavoro hanno scambiato questa disponibilità a lavorare da casa come una disponibilità illimitata rispetto al fattore tempo che in tanti casi va ben oltre l’orario di lavoro. E non solo nel caso in cui lavori per uno studio di un piccolo privato, accade anche se lavori per una grande agenzia nazionale o internazionale. Lo smart working è una bella fregatura per le donne (lo è anche per gli uomini di certo, in alcuni casi) e per più di un motivo. La donna quando è in casa lavora in casa e se lavora anche a casa, allora difficilmente smette di lavorare. Quante donne hanno messo peso in quest’anno? Di certo non abbiamo più cucinato, e cucinato come all’inizio della pandemia. Manca il movimento che si faceva semplicemente per andare e tornare da lavoro. Manca, anche se era irrisorio, perché va moltiplicato per 365. Qualsiasi numero moltiplicato per 365 comincia a diventare un numero consistente. Ed eccoci qui con qualche chilo in più e molte chiacchierate in meno! Cosa fare? Come uscirne prima della fine della pandemia? Innanzitutto restando presenti a noi stesse. Non bisogna perdersi di vista. Se è tempo che non vi guardate allo specchio fatelo. Se è tempo che, lavorando da casa, non vi truccate più, ricominciate. Ricominciate a guardarvi, anche se quello che potreste vedere potrebbe non piacervi. Non fate evitamento con la vostra immagine. Guardatevi fuori e dopo guardate dentro di voi attraverso lo sguardo che si riflette dallo specchio, e poi sentitevi da dentro, prestate attenzione al vostro corpo, ai vostri muscoli, ai tendini e cominciate con una bella stiracchiata. Questo è solo l’inizio. Trovate il modo per fare una passeggiata per almeno 10 minuti al giorno. Fa niente se sarà anche solo per andare a gettare via la spazzatura. Il compito di sparecchiare e caricare la lavastoviglie lasciatelo ai familiari. Voi uscite un attimo a respirare a pieni polmoni, preferibilmente dopo aver gettato l’immondizia! Fate entrare un po' d’arietta fresca nella mente e buttate fuori qualche pensiero pesante. Stabilite un orario in cui tutto finisce, è possibile che vi sembri di vivere da tempo un unico lungo giorno, ma l’oggi e il domani ci sono ancora. Allora diventate consapevoli di questo e lasciate il resto a domani. Prendiamoci cura, noi siamo bravissime a prenderci cura, alcune tra noi lo sono meno quando la cura riguarda noi stesse. Prendiamoci lo spazio di un caffè, di un bagno caldo, o di una chiacchierata sul divano con marito o compagno se è quello di cui sentiamo il bisogno. Lasciamo il controllo, chiediamo collaborazione, invece di cadere nella passiva aggressività che fa solo male a noi e anche agli altri. Tante tra noi fanno le faccende mentre urlano e rimproverano di non ricevere aiuto. Ebbene non è quella la soluzione: chiedete, trovate delle strategie di collaborazione, otterrete aiuto quando capirete che il mondo non cade se mollate il controllo, e che il concetto di responsabilità in un determinato dominio può essere appannaggio anche degli altri membri della casa. Certo il direttore dei lavori dovrete essere comunque voi! Ottenere di più è difficile, dopo tempo magari istituirete la figura di un vice direttore esecutivo. Ma occorre tempo e pazienza. Il tempo c’è. Dobbiamo dirci, ogni volta che vogliamo intraprendere qualsiasi cambiamento, che abbiamo il tempo, che nel frattempo, scusate il gioco di parole, il tempo passa lo stesso. Bisogna iniziare, non importa quanto tempo ci vorrà, perché quel tempo passerà comunque… Buona festa della donna a tutte noi!

0 Comments

Your comment will be posted after it is approved.


Leave a Reply.

    Autore

    Dott.ssa Assunta Giuliano
    ​Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale

    Archivi

    Marzo 2022
    Novembre 2021
    Marzo 2021
    Aprile 2020
    Febbraio 2020
    Gennaio 2020
    Ottobre 2019
    Settembre 2019

    Categorie

    Tutti

    Feed RSS

Powered by Create your own unique website with customizable templates.
  • Home
  • Blog
  • Contatti